Sono entrate per rubare. E sapevano anche cosa intendevano portare via, perché non hanno esitato a racimolare cosmetici, per un valore complessivo di 1.900 euro. Era mezzogiorno quando le due giovani donne, mercoledì 21 giugno, sono entrate nel negozio di ‘Acqua e Sapone’ a Santa Marinella, come fossero due clienti qualunque. Hanno girato per i corridoi, come farebbe chiunque, senza destare sospetti, e hanno riempito le borse di prodotti di vario tipo. Poi si sono dirette all’uscita, convinte probabilmente di riuscire ad andare via indisturbate. Non avevano, però, fatto i conti con l’allarme antitaccheggio scattato non appena hanno superato la porta.
Una commessa si lancia all’inseguimento delle due fuggitive
Il suono della sirena ha fatto scattare una commessa che, prontamente, ha iniziato a correrle dietro, dando vita a un inseguimento, finchè le due si sono separate. A quel punto la dipendente del negozio si è concentrata solo su una delle due ladre ed è riuscita a raggiungerla. La 22enne, F.C, però, per niente desiderosa di abbandonare il bottino di profumi, trucchi, creme, lozioni e quant’altro, ha spintonato con forza la commessa che è caduta a terra e le ha anche lanciato contro terra e brecciolino, nella speranza di farla desistere. Ma determinata a fermare quella ladra la dipendente dell’attività si è prontamente rialzata e ha ricominciato a correre dietro alla fuggitiva, mentre dava l’allarme ai carabinieri.
Arrestata, la 22enne è comparsa davanti al giudice che ha disposto per lei il carcere
Quando sono arrivati i militari la fuggitiva stava per salire su un’auto, dove si trovava presumibilmente un complice, nel tentativo di allontanarsi in fretta. Ma non è riuscita nell’intento, perché gli uomini dell’Arma l’hanno bloccata, perquisito la vettura nella quale hanno trovato la refurtiva e proceduto all’arresto in flagranza. La 22enne è dovuta comparire davanti al giudice per la convalida dell’arresto, difesa dal suo avvocato di fiducia, Antonino Castorina. In udienza, ricostruita l’intera vicenda, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la restrizione in carcere per la giovane ladra, configurando nell’illecito commesso, non un furto, ma una rapina impropria, vista la violenza utilizzata per cercare di mettere a segno il colpo. ( Articolo a firma di Dora Rossi pubblicato sul Corriere delle Città )