La ragazza sarebbe nata nel 2008 dalla relazione extraconiugale tra un imprenditore locale e quella che all’epoca era la sua segretaria e avrebbe scoperto la verità dopo la morte dell’uomo avvenuta nel 2019. A farsi sfuggire l’informazione sarebbe stata proprio la madre nel corso di una lite con l’attuale compagno. Dopo il rifiuto di coinvolgimento da parte della famiglia di lui, le due sono pronte a fare causa perché la giovane sia riconosciuta. E tra le prove spunta anche un test del Dna.
Si scopre erede di un milionario e convince la famiglia a chiedere il riconoscimento dopo anni di silenzio. Protagonista della vicenda una 14enne di Treviso, che sarebbe figlia di un imprenditore locale morto nel 2019. Una verità scomoda che la madre avrebbe inavvertitamente rivelato alla giovane durante una lite con il nuovo compagno. Ora le due sono pronte ad agire attraverso le vie legali.
La vicenda
Secondo il Corriere del Veneto, la ragazza sarebbe nata nel 2008 dalla relazione extraconiugale tra un imprenditore locale e la sua segretaria oggi 56enne. Sin dai primi mesi di vita della giovane, l’accordo tra l’uomo e la madre sarebbe stato il seguente: lui avrebbe contribuito in segreto alle spese per il mantenimento della figlia senza tuttavia doverla mai riconoscere ufficialmente, così da non minare i rapporti con la sua vera famiglia. Un segreto che ha resistito fino a pochi giorni fa nonostante il milionario fosse deceduto nel 2019. Sarebbe stato proprio di recente che, durante un litigio con l’attuale compagno, la donna si sarebbe lasciata scappare l’informazione all’adolescente, venendo convinta di lì a poco a intentare causa per far sì che la cosa sia messa nero su bianco. Un’iniziativa che le due sono pronte a sostenere presentando un esame del Dna eseguito nei primi giorni di vita dell’adolescente.
Le ragioni della causa
“Il suo non era solo un mantenimento economico ma anche morale”, precisano Antonino Castorina e Giuseppe Idi, gli avvocati che assistono madre e ragazza. “Finché è stato in vita ha frequentato regolarmente la figlia ed è stato sempre presente nei momenti importanti, come ad esempio il battesimo”, aggiungono. “L’esame della paternità ha dato un esito inconfutabile e siamo pronti a portarlo dal giudice. La nostra assistita è figlia dell’imprenditore ed è giusto che questo venga riconosciuto da tutti”, proseguono i due, che quando hanno cercato un contatto con la famiglia dell’imprenditore deceduto si sono visti chiudere la porta in faccia. Secondo loro, i parenti hanno negato di essere a conoscenza della relazione tra l’uomo e la signora e hanno sostenuto che nessun conoscente avesse mai fatto parola dell’accaduto.