I giudici della Terza sezione penale della Corte d’Appello di Roma hanno ridotto le condanne per i membri del clan di Silvio, arrestati il 26 ottobre 2021 nell’ambito dell’operazione ‘Scarface’. In primo grado la corte aveva inflitto 161 anni di carcere complessivi ai diciannove imputati al termine del rito abbreviato (con sconto, quindi, di un terzo sulla pena).
A processo, come detto, erano finiti diversi esponenti del clan Di Silvio, da Antonio ‘Patatino’ Di Silvio a Ferdinando ‘Prosciutto’ Di Silvio. La condanna più pesante era stata inflitta a Carmine ‘Porcellino’ Di Silvio, che ha ricevuto in primo grado una pena di vent’anni di reclusione. I giudici d’appello hanno ridotto la condanna a dieci anni.
L’avvocato Antonino Castorina, il legale di Carmine Di Silvio, ha commentato con queste parole la sentenza d’appello, di cui si attende, entro sessanta giorni, la pubblicazione delle motivazioni: “Insieme a tutto il collegio difensivo che ha seguito l’intero procedimento e con i quali ho avuto l’onore ed il privilegio di collaborare, ci siamo battuti per palesare come l’intero impianto accusatorio si basasse su una ricostruzione dei fatti frammentaria e parziale sia sui reati fine che sull’associazione mafiosa”.
“La Corte di appello di Roma ha di fatto dimezzato le pene comminate nel primo grado di giudizio rivisitando l’intera impalcatura all’origine del procedimento ed accogliendo in parte le tesi delle difese. Ora attendiamo i motivi per capire cosa fare”, ha aggiunto ancora l’avvocato Castorina del Foro di Reggio di Calabria, difensore di fiducia di Carmine di Silvio, che gli inquirenti ritengono al vertice del clan. ( Articolo pubblicato su Fan Page )