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La badante che sedava le anziane con una bevanda e le derubava

Madame sonnifero andrà a processo. La badante ucraina di 48 anni attualmente sottoposta alla misura cautelare del carcere è accusata di aver narcotizzato e rapinato due anziane che accudiva. La donna si dovrà presentare dinnanzi alla XII sezione del tribunale penale di Roma il prossimo 22 dicembre. 

La denuncia

Tutto ha inizio lo scorso 25 marzo. La nipote di una anziana assistita dalla badante ucraina ha trovato la nonna che dormiva in modo profondo. Alla richiesta di spiegazioni, la 48enne ha spiegato di essere arrivata in casa e aver trovato l’anziana, 97 anni, già a letto e di non averla voluta svegliare. Spiegazione credibile, accompagnata dall’offerta di una bevanda alla giovane nipote. 

La giovane, però, dopo averla bevuta si è svegliata 24 ore dopo, intontita e senza 550 euro. Immediata è scattata quindi la denuncia al commissariato Tuscolano che, indagando ha scoperto un episodio analogo avvenuto lo scorso luglio a Ostia. Anche il quel caso la badante aveva addormentato una 86enne facendole bere una bevanda con dentro benzodiazepine e poi aveva rubato mille euro in contanti, fedi nuziali e 4 orologi di valore. 

Presa da un’anziana

Gli inquirenti hanno scandagliando tutta la vita dell’indagata e le condotte a lei ascrivibili acquisendo una corposa documentazione. Grazie agli elementi raccolti e ad alcune testimonianze, la procura ha bloccato la 48enne ucraina a casa di una anziana di 91 anni, dove era stata assunta come badante da circa 10 giorni. Chi indaga non esclude che avrebbe potuto mettere in atto lo stesso modus operandi. 

La difesa

Ora la donna andrà a processo. La difesa, spiega l’avvocato Antonino Castorina che segue la cittadina ucraina imputata, ha ritenuto procedere con la scelta del rito abbreviato, considerato che “il quadro indiziario a carico da elementi certi rispetto alle condotte contestate”, spiega l’avvocato a RomaToday: “Chiarito che il decesso di una delle due vittime della rapina non è stato causato dai farmaci somministrati, ma da un peggioramento dello stato di salute dell’anziana riteniamo importante valutare le fonti di prova a carico e il quadro completo in cui si sarebbero verificate queste due rapine”. ( Articolo pubblicato su Romatoday a firma di Lorenzo Nicolini )

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