Si sono svolti a Palazzo San Giorgio, i lavori della I Commissione consiliare, presieduti dal presidente Antonio Ruvolo, dove è stato audito su richiesta del consigliere comunale Castorina, l’Ingegnere Spanò del settore ambiente in ordine ai costi extra legati alla raccolta delle micro discariche.
Durante l’audizione il consigliere Castorina preoccupato della situazione ambientale legata ai ritardi relativi alla raccolta, ai problemi dei conferimenti ed alle micro-discariche presenti in città ha chiesto conto circa eventuali costi extra in relazione alle rimozione delle micro-discariche nelle zone in cui si è verificata la mancata raccolta.
Nella relazione dell’ingegnere Spanò è stato spiegato che le attività di rimozione delle micro-discariche derivanti dai ritardi o disservizi nella raccolta ordinaria non hanno un costo extra per l’ente ma che rispetto alle zone particolarmente sensibili come Mortara di Pellaro o anche Archi ed Arghillà sarebbe opportuno attivare un gruppo inter-force con tutte le autorità preposte per fare fronte all’emergenza.
Spanò ha ribadito che rispetto all’anno scorso sono stati fatti comunque dei piccoli passi avanti seppure la situazione è complessa.
“Se da un lato è importante che i disservizi legati alla raccolta non si trasformino in costi aggiuntivi per la comunità c’e’ un dato oggettivo che è legato ad alcune zone sensibili presenti dentro il Comune di Reggio Calabria in cui l’abbandono dei rifiuti è sistemico e pericoloso per la salute pubblica. La zona di Mortara di Pellaro, ora mai ricettacolo di rifiuti ed immondizia nei giorni scorsi è stata oggetto di un episodio incendiario così come avvenuto ad Archi dietro la ex facoltà di Giurisprudenza ed al Centro polifunzionale di Tre Mulini dove è stata divelta perfino la recinzione” afferma Castorina
“La gestione di questa emergenza non può avere il carattere dell’ordinario ma merita un impegno eccezionale e specifico per Reggio Calabria da parte di regione e governo che al netto di un rimpallo di responsabilità devono comprendere che la città più grande della Calabria vive un problema che va risolto con il supporto di tutti e che riguarda in primis le discariche a cielo aperto e poi il rischio amianto. In generale – conclude Castorina – sulla salute pubblica e sulla necessità di fare fronte all’emergenza ambientale evidente serve lavorare tutti insieme superando le logiche di parte” ( Articolo pubblicato su Reggiotoday e su Gazzetta del Sud )